Lunedì 24 gennaio 2022 ha avuto luogo la prima Round Table organizzata dalla logistic Digital Community (LDC) dal titolo: “Cyber Security, un’emergenza per la filiera Trasporti e Logistica”.
Dopo i saluti istituzionali da parte del Presidente della regione Liguria Giovanni Toti, del Sindaco di Genova Marco Bucci e del Presidente di Federlogistica Luigi Merlo, il Presidente della LDC Davide Falteri, ha dato via ai lavori alla Round Table.
“E’ un momento storico per il Paese; il tema della cyber security riguarda tutte le realtà ed è oggi più che mai fortemente dibattuto in tutto il Paese” ammonisce Davide Falteri; “le aziende sono infatti chiamate ad investire sulla sicurezza aziendale e solo con il lavoro congiunto di tutti gli operatori della filiera, si potranno raggiungere risultati significativi per fronteggiare il problema” continua il Presidente. Gli incontri della Logistic Digital Community servono proprio ad affrontare e discutere i temi più importanti per la filiera del Trasporto e della Logistica, per diffondere la cultura digitale tra le aziende partendo proprio dalla formazione del personale; a tal proposito spesso si sottovaluta l’importanza della questione, “e questo può creare problemi seri per le aziende” sottolinea Davide Falteri a conclusione del suo intervento.
“Purtroppo, le imprese italiane, anche quelle della logistica, spesso hanno piccole dimensioni e non possiedono una struttura finanziaria in grado di sostenere i costi per proteggersi dagli attacchi informatici” ha dovuto sottolineare nel corso del suo intervento Paolo Odone, presidente della Confcommercio di Genova.
Si tratta di una vera e propria emergenza visto che sono oggi operative “società di hackeraggio pagate per minare la logistica di Paesi concorrenti, sistemi operativi pagati su abbonamento disponibili nel dark web, a partire da 40 euro al mese, che eseguono attacchi sistematici alle aziende per poter ricavare cospicui riscatti” spiega la relatrice Prof.ssa Paola Girdinio, Presidente del centro di competenza Start 4.0 e professoressa dell’Università degli Studi di Genova. “Il costo della cybersecurity è stato sei volte quello del Prodotto interno lordo di tutto il mondo” ammonisce la Professoressa.
Il Professore Giovanni Satta, docente all’Università degli Studi di Genova e membro del CIELI, ha ricalcato l’importanza in termini economici degli effetti che un attacco cyber può portare alla struttura aziendale. “Non ci sono solo i costi diretti” spiega il Professore “c’è anche un costo, più difficile da calcolare ma ugualmente concreto, derivato dalla perdita di fiducia da parte del cliente, che si ritrova ad avere un servizio peggiore e rallentato, cui si aggiungono costi di reputazione” con riflessi nel lungo periodo. “Il problema è che l’investimento sulla cybersecurity è oneroso, e spesso le imprese tendono a rinviarlo”; in Italia gli investimenti in cybersecurity sono stati lo scorso anno pari a 1,3 miliardi di euro, globalmente tra le quote più basse, ma la cosa più preoccupante, è che solo il 2% di queste risorse è stato investito nel cybertraining” conclude Satta.
Per vedere il video, slide, foto e rassegna stampa dell’evento consultare la pagina:
https://www.logisticdigitalcommunity.com/round-table-cyber-security/